I materiali lapidei da costruzione hanno permesso lo sviluppo della società contemporanea e la ripresa dal dopo guerra fino ai giorni nostri, ma di fatto sono una risorsa non rinnovabile e di grande interesse pubblico, per questo, va tutelata, difesa e valorizzata.
L’attenzione e la sensibilità per le tematiche ambientali hanno origine, nella testa del Fondatore della Cava Nord, sin dagli anni settanta; infatti su queste aree, a partire dai primi anni ottanta a seguito della convenzione stipulata con il Comune di Paderno Dugnano, si sviluppa il progetto di Recupero Ambientale delle aree oggetto sia della precedente che della futura coltivazione mineraria.
L'azione esercitata dall'uomo sul territorio, nel momento in cui si inizia ad asportare il materiale dal giacimento ha come conseguenza un forte impatto su tutto l'ambiente circostante; per questo motivo un'attività di questo tipo non può prescindere dall'introduzione di programmi di rispetto e tutela dell'ambiente. In tal senso la Regione Lombardia, prima in Italia, si dota nel 1975 di una legge (L.R. 92/75) per il riordino dell'attività estrattiva prevedendo il recupero ambientale di tutte le aree oggetto della coltivazione mineraria. In questo contesto Cava Nord, in ottemperanza dell’art. 2 della legge sopra menzionata, propone di recuperare a parco le aree rese disponibili dopo il completamento dell'attività estrattiva attraverso un accordo siglato con il Comune di Paderno Dugnano, che ha come finalità l'elaborazione e realizzazione di un progetto di recupero paesaggistico delle aree stesse.
Il progetto, redatto dall'architetto Cerasi, viene approvato e sottoscritto dalle parti nel dicembre del 1982, segnando così un momento innovativo e qualificante della convenzione stipulata qualche anno prima con l'Amministrazione Comunale. A metà del 1984 la Cava Nord viene perciò autorizzata con Provvedimento Regionale alla prosecuzione e allo svolgimento della propria attività, inserendo nel proprio ciclo produttivo il Recupero Ambientale a cui attribuisce la stessa valenza delle altre fasi produttive.
La realizzazione del Progetto di Recupero fa meritare all’Azienda, nel giugno 1999, il riconoscimento da parte dell’ UEPG (Union Européenne des Producteurs de Granulats) per il miglior progetto di Recupero Ambientale in occasione dell’European Restoration Award (Premio Europeo per il Recupero Ambientale). La premiazione è avvenuta a Strasburgo nel 2000 con la consegna a Cava Nord della pergamena attestante il riconoscimento.
Il risultato finale è che la Città di Paderno Dugnano si trova oggi a poter usufruire di un polmone verde di 45 ettari in un'area metropolitana fortemente urbanizzata e cementificata, quale è quella dell' hinterland milanese, mentre l'Azienda da ormai quasi cinquant'anni svolge la propria attività valorizzando la risorsa mineraria nel rispetto ambientale.